lunedì 29 aprile 2013

L'UOMO IN BICI.


     Ecco che accadeva nuovamente, come ogni santo giorno da tre settimane ormai. Perfino in quella mattinata, la peggiore dall'inizio dell'anno. L'omino in bici lo sfiorò sorridendo da sotto una insopportabile cappa di nubi tonanti.
     "Buongiorno", disse ridacchiando sotto la barbetta.
     "Buongiorno a lei", risposi come un perfetto idiota.

     Così, come fosse la cosa più normale del mondo salutare e farsi salutare da un perfetto sconosciuto a cavallo di una bici sgangherata, ci incrociammo per la pubblica via. Normale o meno che fosse, quello ci succedeva tutte le sante mattine...



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